03 Giu Una giornata di festa al centro di accoglienza e cura dei Padri Trinitari di Venosa con i campioni Cabrini e Cassioli
Il 18 maggio è stata celebrata la premiazione del Concorso nazionale Tomaso Viglione ‘Uguaglianza nella diversità’ giunto alla sua dodicesima edizione.
Primo premio assegnato all’”Istituto comprensivo Fermi” di Matera.
Ospiti d’onore quest’anno due atleti, Antonio Cabrini, terzino dell’Italia campione del mondo nel 1982, e Daniele Cassioli, attuale campione del mondo di sci nautico paralimpico. I due campionissimi sono intervenuti davanti a numerosi studenti giunti da molte parti d’Italia parlando dell’importanza dei valori dello sport anche nel mondo del volontariato, del sociale e dell’integrazione.
In particolare Cassioli, cieco dalla nascita, ha parlato delle proprie esperienze di vita che lo hanno portato a primeggiare nello sci nautico: “Lo sport non ti valuta per quello che ti manca ma ti valuta per quello che sai fare”, offrendo una testimonianza intensa di gioia di vivere con massime toccanti e incisive, tra cui: “Che noia sarebbe un mondo fatto di persone tutte uguali!”
La manifestazione si è aperta con l’inno nazionale suonato dalla “Banda senza problemi” composta dagli ospiti del centro dei Padri Trinitari.
Hanno preso la parola quindi, moderati dal direttore dell’agenzia Dire Nico Perrone, il vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Ciro Fanelli, il sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, Padre Luigi Buccarello, ministro provincia dei Padri trinitari, e il direttore della struttura venosina, Vito Campanale.
Nella seconda parte della giornata il responsabile del concorso nazionale Tommaso Viglione, Claudio Ciavatta, ha presentato i progetti dei lavori eseguiti dagli studenti. Al termine c’è stata la premiazione con insegnanti e allievi premiati dalle istituzioni locali. Il primo premio è andato all’Istituto comprensivo ‘Fermi’ di Matera; il secondo premio all’Itet ‘Federico II’ di Capua in provincia di Caserta; il terzo premio al V circolo ‘Livio Tempesta’ di Tricase in provincia di Lecce.
Menzioni speciali invece, per la Scuola dell’infanzia ‘Grazia Deledda’ di Bologna, all’Istituto comprensivo ‘San Giovanni Bosco’ di Molfetta (BA), all’Istituto ‘Aldo Moro’ di Frosinone, all’Iiss ‘Ruggero II’ di Ariano Irpino (AV) e all’Università degli studi della Basilicata.
Il lavoro della 1° dell’Istituto Fermi, classificatasi al primo posto, si interroga sulle varie sfaccettature dell’animo umano.
“Un contenuto multimediale che, partendo dal viso, la parte più esteriore del corpo, si apre come una scatola contenente per ogni sensazione e sentimento un oggetto, per l’appunto, diverso. Ci sono dei coriandoli per rappresentare la leggerezza, dei turaccioli, i tappi delle bottiglie, che rappresentano il bisogno di protezione, una puntina da disegno che è “il nostro modo per ‘graffiare’ chi ci è intorno” racconta la docente responsabile del progetto.
“Il viso esterno è molto bello, i ragazzi lo hanno abbellito in ogni modo usando anche trucco come terre e quant’altro. Questo per rimarcare la differenza tra quel che c’è dentro a quel che c’è fuori. L’essenziale è invisibile agli occhi e gli alunni volevano dimostrare che appunto conta quello che si ha dentro”.
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